RIEDEL
RIEDEL
Claus Riedel ebbe la fondamentale intuizione della storia Riedel e dell’intera storia del design del vetro alla fine degli anni ‘50. Rivoluzionò, infatti, letteralmente lo stile dominante dell’epoca, quello dei bicchieri pesanti, dal vetro spesso, intagliato e colorato. Il suo era invece uno stile essenziale, sobrio. Il vetro liscio, sottile, puro. Il gambo lungo. Il responso del mondo del design, dei musei e anche dei consumatori più evoluti fu entusiastico. I continui riconoscimenti e i premi indicavano che una nuova era stava iniziando. Claus Riedel fu il primo uomo al mondo a riconoscere la netta influenza della forma del recipiente nella percezione sensoriale delle bevande alcoliche. Il suo primo bicchiere fu del 1957,
e già allora Riedel, che credeva nella filosofia estetica Bauhaus (“l’obiettivo finale di qualsiasi attività artistica è l’architettura”, in cui la forma segue la funzione), abbandona i tradizionali calici colorati, intagliati e decorati. Produce la linea Bruxelles, poi la linea di 7 bicchieri Exquisit, con steli alti, dimensione più ampia, linea leggera, perfetta trasparenza del bevante, in cristallo leggero soffiato a bocca, per poter apprezzare il vino. Nel 1959 la linea ‘Exquisit’ fu scelta dal Museo del vetro Corning di New York come “il bicchiere più bello del mondo”. Incredibile, ammirandolo oggi in esposizione, come sia ancora attuale e moderno. Del 1958 è la realizzazione del bicchiere Borgogna Grand Cru (Pokal Hoch), ancora oggi il più capace di tutti, 1050 cc. E pensare che agli inizi, alcuni ridevano di questo calice. L’opera di Riedel, da allora, avrebbe influenzato per sempre l’aspetto dei bicchieri da vino. Ancora oggi il professor Claus Riedel è considerato come il designer del vetro più influente del XX secolo, tanto che è l’unico ad avere le sue ‘opere’ nella collezione permanente del Museo di Arte Moderna di New York (nel 1975 erano ben 127!). Altri bicchieri di Riedel si trovano poi al Victoria & Albert Museum di Londra. Il suo capolavoro, la pietra miliare, fu però la linea completa Sommeliers, sviluppata con l’insostituibile collaborazione di alcuni dei migliori sommeliers professionisti italiani dell’AIS e presentata ufficialmente nell’ottobre del 1973 a Orvieto, in occasione del loro Congresso nazionale. Fu una rivoluzione: erano i primi bicchieri – all’inizio una decina - progettati ciascuno in funzione delle diverse caratteristiche organolettiche e varietali di specifici vini. E’ in quell’anno, tra l’altro, che entra in azienda il figlio Georg J. Riedel, attuale proprietario e general manager.
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